Fiumi della Brianza

Molti pensano che la Brianza sia solo ed esclusivamente una zona industriale, ma in realtà è anche una zona di bellezze naturali tutte da scoprire.

Infatti ci sono numerosi corsi d’acqua, laghi e parchi suggestivi che rendono il panorama una gemma della natura, con numerosi scorci e paesaggi che vale la pena visitare.

 

Il fiume Adda

Fiume Adda: la Brianza che ispirò il genio di Leonardo Da Vinci

Il fiume Adda è lungo circa 313 km e scorre interamente in Lombardia, è il più lungo affluente del Po’ ed è il quarto fiume più lungo d’Italia. Il fiume nasce nelle Alpi Retiche in Valtellina passando per il Lago di Como, diventando poi un fiume a Lecco, passando numerosi paesi della provincia di Monza, Bergamo e Milano, e fungendo da divisorio tra la provincia di Milano-Monza con le zone di competenza del comune Bergamo.

 

Il fiume confluisce nel Po in corrispondenza di Lodi. Lungo il suo percorso in Brianza è possibile trovare numerosi ristoranti e aree a traffico limitato che consentono di vivere a contatto con la natura attraverso piacevoli camminate e percorsi ciclabili.

 

Lungo il fiume Adda si sviluppa l’Ecomuseo Leonardo Da Vinci, uno straordinario museo all’aperto che racconta il legame tra l’artista e il territorio lombardo.

A Imbersago si trova il cosiddetto Traghetto di Leonardo, un tipo di traghetto manuale che è l’unico ancora funzionante, che collega le sponde del fiume (Imbersago provincia di Lecco a Villa d’Adda in provincia di Bergamo). Gli scorci brianzoli dell’Adda hanno ispirato il famoso quadro di Leonardo “La Vergine delle Rocce”.

 

Il fiume Lambro

Fiume Lambro: il corso d’acqua nel cuore del Parco di Monza

Il fiume Lambro è lungo circa 130 km e nasce dai monti del San Primo, sopra il Ghisallo, al centro del triangolo Lariano per diventare poi un emissario del Po al confine tra Lodi e Pavia.

Il fiume attraversa il capoluogo brianzolo di Monza, passando per il Parco di Monza. Il legame e l’importanza del fiume nella progettazione della Reggia di Monza e del suo Parco è sottolineata dalla presenza dei cinque ponti ottocenteschi e dei mulini.

 

Più avanti si divide in due rami: il primo ramo detto Lambro che passa sotto il famoso ponte dei Leoni, mentre il secondo detto anche Lambretto, è una deviazione del fiume Lambro ideata dai Visconti, intorno al XIV secolo, per creare una difesa alla città.

Il fiume Seveso

Fiume Seveso: dalla Brianza alla città di Milano

Il fiume Seveso è lungo circa 52 km ed è il più breve tra i fiumi brianzoli. Nasce a Cavallasca sul monte Sasso, vicino al confine con la Svizzera. Attraversa numerosi paesi del territorio brianzolo per sfociare nel Naviglio della Martesana.

La sua foce originaria era nel Lambro nei pressi di Melegnano. Il corso del fiume venne deviato e canalizzato per far arrivare le proprie acque alla città di Milano già dai tempi degli antichi romani. Il fiume Seveso è dunque il maggior affluente di tutti i canali della città di Milano.

 

Il Seveso attraversa numerosi parchi del territorio brianzolo tra cui il Parco delle Groane e il Parco della Brughiera Briantea. Dal 1718 al 1760 vennero censiti sulle sue sponde ventitré mulini principalmente utilizzati per azionare le segherie del territorio.

Il fiume Seveso attraversa anche l’area protetta del Parco Nord Milano che negli ultimi anni si è impegnato nella valorizzazione di questo corso d’acqua, grazie a un lavoro di risanamento delle sponde, restituendo alla Lombardia un altra bellezza della natura.